Allergie primaverili
15/04/2020Con la primavera arriva il caldo, le belle giornate, iniziano le fioriture e tutte le conseguenze delle allergie da polline…
Questo tipo di allergie non sono genetiche, ma esiste un certo grado di familiarità nella propensione a diventare allergici, che però non è detto che sfoci in allergie.
E’ molto facile che l’allergia arrivi in età giovanile, poiché quando si è giovani si ha una maggior vivacità del sistema immunitario, che è molto utile per combattere eventuali infezione ed influenze, ma per un soggetto allergico la vivacità del sistema immunitario significa maggior produzione di anticorpi e quindi maggiori reazioni allergiche.
MECCANISMO D’AZIONE
Con l’esposizione ad un certo tipo di polline, il sistema immunitario reagisce alle proteine del polline inalato o con cui si entra a contatto, di per se innocue nei soggetti allergici, inducendo l’organismo a produrre degli anticorpi specifici, le Immunoglobuline E (IgE).
Le immunoglobuline si legano alla superficie di un certo tipo di cellule presenti nelle mucose e nei tessuti epidermici del tratto respiratorio, inducendo il rilascio di istamina, sostanza responsabile dei sintomi dell’allergia, che provoca appunto un’infiammazione della congiuntiva degli occhi e le mucose nasali.
SINTOMI
Il periodo in cui si manifesta l’allergia dipende dal tipo di polline verso cui si è sensibilizzati e dalla sua concentrazione nell’atmosfera.
- Sintomi che compaiono a livello degli occhi (congiuntivite allergica):
- Lacrimazione continua (a volte irritante);
- Occhi gonfiPrurito alle congiuntive, che appaiono arrossate;
- Fastidio alla luce (Fotofobia)
- A livello nasale:
- Starnuti;
- Prurito in corrispondenza del naso;
- Senso dell’olfatto ridotto
- Secrezione liquide con gocciolamento nasale;
- Congestione, con sensazione di naso chiuso;
- Sintomi respiratori associati alla progressiva evoluzione della rinite allergica in asma comprendono:
- Difficoltà respiratoria
- Senso di costrizione toracica;
- Tosse secca e stizzosa;
- Crisi tipo asmatiche
- Sibili intratoracici
- Altri sintomi che possono insorgere in associazione alla comparsa dell’allergia ai pollini sono:
- Cefalea nella zona frontale;
- Senso di malessere generale;
- Sensazione di stanchezza e difficoltà di concentrazione;
- Manifestazioni cutanee (orticaria o dermatite )
FARMACI
I sintomi, se sono lievi possono essere mitigati da farmaci da banco attraverso l’assunzione di decongestionanti, antistaminici e corticosteroidi.
Per quanto riguarda gli antistaminici, sono farmaci che vengono utilizzati per contrastare l’attività dell’istamina.
La prima generazione e la seconda di antistaminici dava come effetto collaterale la sonnolenza, tant’è che si consigliava sempre di assumerli verso sera, mentre quelli di terza generazione questo effetto collaterale è quasi nullo, quindi è possibile assumerli anche durante il giorno.
Le molecole dei farmaci più usati per le allergie sono:
- Antistaminici seconda generazione:
- La cetirizina (medicinali per uso orale);
- La loratadina (medicinali per uso orale);
- L’ebastina (medicinali per uso orale);
- La desloratadina (medicinali per uso orale);
- Il ketotifene (medicinali per uso orale per riniti allergiche e per uso oculare – collirio e unguento oftalmico – per trattare congiuntiviti allergiche).
- Antistaminici di terza generazione:
- La fexofenadina (medicinali per uso orale);
- La levocetirizina (medicinali per uso orale);
- La mizolastina (medicinali per uso orale).
Calendario pollinico
Ilmiofarmacista consiglia:
- Durante il giorno cambiare aria agli ambienti solo per un tempo breve; Tenere le finestre chiuse il più possibile durante il giorno, soprattutto nelle prime ore della giornata, preferirie le ore serali per far girare l’aria in casa.
- Non stendere il bucato all’aria aperta: potrebbero coprirsi di polline. Stendere dentro casa
- Nei periodi di massima fioritura, preferire la ventilazione con sistemi di condizionamento a quelli naturali